Ieri (13.05.2020) è stato approvato dal Governo il cosiddetto Decreto Rilancio.
Vediamo alcuni dei punti, focalizzandoci su quelli che impattano maggiormente sulle imprese.
Credito d'imposta per attività di Ricerca & Sviluppo nel Mezzogiorno
Al fine di incentivare più efficacemente l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese operanti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, la misura del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, è aumentata:
- dal 12 al 25 per cento per le grandi imprese
- dal 12 al 35 per cento per le medie imprese,
- dal 12 al 45 per cento per le piccole imprese
Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 48,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020, 2021, 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo.
Contributo a fondo perduto alle imprese
È disposta l’erogazione a fondo perduto di un contributo in favore dei titolari di reddito d’impresa, di lavoro autonomo e di reddito agrario, titolari di partita Iva attiva al 31 marzo. Non spetta ai professionisti, anche senza Cassa ed ai lavoratori dello spettacolo, che hanno percepito il Bonus di 600 euro.
Ricavi e compensi non devono aver superato 5 milioni di euro nel 2019.
Il contributo spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
I predetti importi si individuano con riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi. Ai soggetti che hanno iniziato l’attività a partire dal 1° gennaio 2019, nonché ai soggetti che, a far data dall’insorgenza dell’evento calamitoso, hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nel territorio di comuni colpiti dai predetti eventi i cui stati di emergenza erano ancora in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19, il contributo spetta anche in assenza dei requisiti appena citati (riduzione fatturato/corrispettivi).
L’ammontare del contributo è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019:
a) 20% per i soggetti con ricavi o compensi non superiori a 400mila euro nel 2019;
b) 15% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila ma non a1milione di euro nel 2019;
c) 10% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1milione di euro e fino a 5milioni di euro nel 2019.
Limite minimo assicurato del contributo a mille euro per le persone fisiche, 2mila per i soggetti diversi. Il contributo è esentasse. Necessaria la richiesta all’Agenzia delle entrate anche tramite intermediario delegato al servizio Cassetto fiscale o ai servizi di fatturazione elettronica, entro 60gg dalla pubblicazione del Decreto del direttore Agenzia delle entrate, con il quale, tra le altre cose, verrà determinato il sistema di richiesta telematica.
Il contributo viene corrisposto dall’Agenzia delle entrate con bonifico bancari o postale sul conto corrente intestato all’impresa/lavoratore autonomo richiedente. Rientrano anche gli Enti non commerciali che svolgono attività commerciale.
Stop alla rata dell’Irap
Non è dovuto il versamento del saldo Irap per il 2019, fermo restando il versamento dell’acconto d