Finanza Agevolata
Finanza agevolata e Contributi a Fondo Perduto: il nostro "Core Business"
Cosa si intende con il termine “Finanza Agevolata”: per finanza agevolata si intendono l’insieme degli strumenti legislativi (volgarmente chiamati "bandi") a favore delle imprese, che vengono erogati da vari Enti pubblici con lo scopo di aiutare il fabbisogno economico finanziario che deriva dallo sviluppo di nuovi progetti e contribuire alla crescita qualitativa e quantitativa delle imprese. La definizione comprende qualsiasi strumento messo a disposizione dal legislatore finalizzato all’ottenimento di un vantaggio competitivo in termini economici per le imprese, che incida positivamente sullo sviluppo aziendale.
Le fonti della finanza agevolata sono molteplici: la prima in ordine di importanza è rappresentata dalla legislazione comunitaria (Comunità Europea), la quale prevede un’ampia serie di strumenti agevolativi (programmi, quadri strutturali, ecc.) che possono essere applicati sia direttamente (utilizzabili dalle imprese, facendo domanda di contribuzione direttamente a Bruxelles), sia indirettamente attraverso il legislatore nazionale (Governo e/o Regioni o Enti locali).
Segue poi la legislazione nazionale con leggi, decreti e regolamenti attuati dal Governo, in questo caso Italiano, tramite i vari ministeri. Le politiche agevolative di intervento a favore delle piccole e medie imprese vengono anche realizzate dalle Regioni, dalle Province, dai Comuni, dalle Camere di Commercio e da enti nazionali (Inail, Anpal, etc..) oltre che da enti privati come le associazioni di categoria e gli istituti bancari.
La finanza agevolata è un’importante fonte di finanziamento aziendale alternativa a quelle tradizionali di capitale di rischio e di debito, che i legislatori mettono a disposizione delle imprese. Risulta determinante quindi il ruolo dell’imprenditore, il quale deve essere costantemente aggiornato sugli strumenti disponibili, conoscerne le caratteristiche e i potenziali vantaggi per la sua impresa. In generale il percorso prevede la valutazione economico-finanziaria del progetto da finanziare, la richiesta dell’agevolazione, la gestione dei rapporti con le istituzioni e gli organi pubblici ed infine la gestione concreta delle risorse ricevute.
Quali sono gli investimenti maggiormente soggetti a contributo?
Digitalizzazione
Ambiente (green) ed energia;
Internazionalizzazione;
Ricerca sviluppo ed innovazione;
Formazione ed assunzioni;
Investimenti in marchi e brevetti;
Proprietà industriale;
Macchinari, attrezzature ed impianti;
ICT, hardware e software.
Come pagano i bandi? Ecco le tipologie di contributo che potrai ottenere
Conto Capitale
Sono contributi a fondo perduto per i quali non è prevista la restituzione del capitale o il pagamento di interessi. Sono destinati ad incrementare la dotazione patrimoniale dell’impresa, a fronte di investimenti specifici che cambiano da bando a bando. Si calcolano in percentuale alle spese ammissibili, vengono collocati in bilancio come sopravvenienze attive e concorrono alla formazione del reddito d’esercizio.
Credito d'Imposta e incentivi fiscali
è uno strumento agevolativo che ha una valenza di tipo fiscale in quanto la monetizzazione del beneficio avviene in sede di pagamento di imposte e contributi (è, a tutti gli effetti, uno "sconto" sulle tasse che ogni imprenditore paga ogni 16 del mese tramite gli F24). Può essere inteso come un contributo a fondo perduto e va a ridurre il peso di determinate imposte che gravano sull’impresa. Non aspetti nessuno che ti mandi un bonifico ma trattieni direttamente il contributo scontandolo dalle tasse che dovresti pagare.
Conto interessi
Un contributo a fondo perduto che viene concesso quando si stipula un finanziamento a medio-lungo termine e va a ridurre il tasso di interesse per l’impresa beneficiaria. L’entità del contributo è calcolata applicando la percentuale di abbattimento del tasso di riferimento (di solito il tasso di riferimento comunitario) ad un piano di ammortamento standard di durata pari a quella del finanziamento in questione; può essere erogato a tranche o in un’unica soluzione.
Finanziamento Tasso Agevolato
In questo caso non parliamo più di "contributo a fondo perduto": si tratta infatti di bandi che ti ripagano con un finanziamento (che quindi andrà restituito alla banca convenzionata che te l'ha erogato) ma che ha un tasso d'interessi molto basso (a volte anche tasso zero) in quanto è l'Ente che paga gli interessi (o parte di essi) alla banca. In questo genere di bandi spesso viene anche previsto un periodo di preammortamento, ossia un periodo di tempo iniziale (spesso di 2 anni) in cui pagherai solo la quota interessi (molto bassa) e non la quota capitale. Questo per aiutare l'impresa ad avere il tempo necessario di far fruttare l'investimento prima di doverne pagare le rate.
I Contributi sono per tutte le aziende?
SI, nella realtà dei fatti i contributi esistono per tutte le tipologie d'impresa esistenti (ed anche, in alcuni casi, per le persone fisiche).
Ogni bando, quando viene emanato dall'Ente, detta le sue regole ed illustra quali soggetti ci possano partecipare (includendone alcuni ed escludendone altri).
Ogni giorno esistono circa 500/600 bandi APERTI in Italia (fra quelli emanati dalla Comunità Europea, quelli dello Stato, quelli Regionali, quelli locali delle Camere di commercio e quelli di vari Enti (Inail, Anpal, etc..) che cambiano repentinamente (oggi la finestra d'apertura media dei bandi, in Italia, è di circa 15 giorni, poi chiudono e non si può più partecipare a quello specifico bando).
L'Italia è il PRIMO paese in Europa come fondi stanziati (OLTRE 230 Miliardi di Euro per il settennio in corso) ma risulta il 22esimo (su 27 paesi) come utilizzo dei fondi stanziati. Perchè?
Per due motivi principali: il primo è che manca l'informazione (gli imprenditori NON conoscono questi 5-600 bandi che esistono e che potrebbero aiutarli negli investimenti) e la burocrazia da affrontare per ottenerli (le domande non sono semplici e bisogna affidarsi a professionisti esterni per essere sicuri di presentarla nella maniera corretta).
QUALI aziende possono diventare clienti di Contributo Utile?
Negli anni, ci siamo necessariamente dovuti focalizzare su alcune tipologie di imprese.
Questo per esigenze di personale, di competenze e di opportunità.
Oggi Contributo Utile offre la propria consulenza solo ad aziende "sane" che intendono realizzare investimenti.
Ditte individuali o di capitale ("sane", con DURC in regola) che intendano fare investimenti sopra i 30.000€ almeno.
Questo per rendere sensata la nostra consulenza (viceversa fra costi e benefici da ottenere non avrebbe senso).
Per scelte direzionali NON offriamo consulenza a:
Persone Fisiche (anche se con "nuove idee imprenditoriali da sviluppare")
Startup ancora da costituire
Associazioni (sportive, culturali, etc..), Onlus, Fondazioni, etc...
Qualsiasi azienda che non abbia il DURC in regola
Imprese in "Regime Forfettario"
Qualsiasi azienda che non abbia una sede in Italia
Qualsiasi azienda che non abbia da realizzare investimenti per almeno 30.000€
Vuoi conoscere meglio la FINANZA AGEVOLATA?
Il nostro CEO Salvatore Reina ha scritto il PRIMO libro sulla Finanza Agevolata spiegata in parole semplici e pensata per quegli imprenditori che non hanno mai sfruttato queste opportunità o che le hanno sfruttate solo in minima parte.
Il libro spiega, tra le varie cose, anche:
- Cosa sono questi contributi
- Come pagano i contributi
- Da dove arrivano questi contributi
- Perchè le banche ed i commercialisti non ti parlano di questi contributi (o ti dicono sempre che per te non c'è nulla)
- Gli errori da evitare nella presentazione delle domande
- Come riconoscere un consulente serio di finanza agevolata
- etc.. etc...
Il libro è diventato best seller su Amazon in meno di 16 ore dal lancio.
Se deideri capirne di più questo è sicuramente lo strumento migliore da cui puoi partire.
Lo puoi ordinare direttamente da Amazon, cliccando qui: