CONTRATTI DI SVILUPPO - ACCORDI PER L'INNOVAZIONE
EURO PROGETTAZIONE NEGOZIALE
Contratti di sviluppo
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Il Contratto di Sviluppo, tramite Invitalia S.p.a., braccio tecnico del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sostiene investimenti produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni che possono comprendere anche programmi di ricerca, sviluppo ed innovazione.
In particolare:
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programmi di sviluppo industriale o di sviluppo di attività turistiche:
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creazione di una nuova unità produttiva;
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ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente;
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riconversione di un’unità produttiva esistente;
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ristrutturazione di un’unità produttiva esistente;
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acquisizione di un’unità produttiva esistente.
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programmi relativi all’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
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programmi di sviluppo di attività turistiche;
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programmi di sviluppo per la tutela ambientale:
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riduzione ed eliminazione delle emissioni di gas a effetto serra
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misure di efficienza energetica
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promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili; dell’idrogeno e della cogenerazione ad altro rendimento
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utilizzo efficiente delle risorse e sostegno alla transizione verso un’economia circolare.
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Il Contratto di Sviluppo è rivolto alle imprese italiane o estere, di qualsiasi dimensione, anche in forma congiunta attraverso il contratto di rete.
L’investimento complessivo ammissibile deve essere di almeno 20 milioni di euro.
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Esistono però alcune eccezioni che prevedono un investimento ridotto di almeno 7,5 milioni di euro per i progetti riguardanti l’attività di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e i progetti di sviluppo di attività turistiche che prevedono interventi da realizzare nelle aree interne del Paese o che prevedono ovvero il recupero e la riqualificazione di strutture edilizie dismesse.
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I programmi di sviluppo devono rispondere ad almeno due dei seguenti punti (criteri di ammissibilità):
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positivo impatto sull’occupazione;
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idoneità del programma di realizzare/consolidare sistemi di filiera diretta e allargata;
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idoneità del programma a rafforzare la presenza dell’impresa sui mercati esteri (almeno il 20% del fatturato attuale è sviluppato su mercati esteri) o attrarre investimenti esteri (almeno il 51% del capitale sociale attuale è di socie esteri);
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contributo allo sviluppo tecnologico;
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incidenza del programma su una filiera di interesse turistico;
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capacità del programma di contribuire alla crescita o alla stabilizzazione della domanda turistica attraverso la destagionalizzazione dei flussi;
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realizzazione del programma in comuni tra loro limitrofi ovvero appartenenti a un unico distretto turistico;
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impatto ambientale dell’investimento in relazione a:
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efficientamento energetico, riduzione delle emissioni e sostenibilità ambientale (almeno il 50% dell’investimento complessivo);
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recupero e riqualificazione di strutture dismesse o sottoutilizzate (almeno il 50% dell’investimento complessivo);
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Un programma di sviluppo può essere valutato in via prioritaria, FAST TRACK, in 90 giorni anziché 120 di istruttoria e con la stipulazione di un apposito Accordo di Sviluppo coinvolgente le Regioni co-finanziatrici, se prevede:
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investimenti per almeno 50 milioni (20 milioni per il settore della trasformazione dei prodotti agricoli);
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particolare rilevanza strategica. La rilevanza strategica sussiste se il programma:
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presenta almeno tre dei criteri di ammissibilità (vedi paragrafo precedente) previsti per ciascuna linea di programma di sviluppo (industriale, turistico), oppure
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è qualificabile come programma di sviluppo per la tutela ambientale, oppure
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è proposto da una rete di imprese.
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Tipi di agevolazione
Le agevolazioni sono concesse nelle seguenti forme, anche in combinazione tra di loro:
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finanziamento agevolato, nei limiti del 75% delle spese ammissibili;
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contributo in conto interessi;
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contributo in conto impianti;
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contributo diretto alla spesa.
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L’entità delle agevolazioni è determinata sulla base della tipologia di progetto, dalla localizzazione dell’iniziativa e dalla dimensione di impresa.
La tipologia e l’entità delle varie forme di agevolazione sono definiti in fase di negoziazione con il Ministero sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento.
Accordi per l’Innovazione
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Gli accordi per l’innovazione rientrano nel campo di intervento della Direzione Generale per gli incentivi alle Imprese dell’ex Ministero dello Sviluppo Economico (oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy), volto a promuovere il settore della Ricerca, Sviluppo e Innovazione per le Imprese (DM 31 dicembre 2021 - Riforma Accordi per l’innovazione; Circolare 22 aprile 2022, n. 154211; DD 18 marzo 2022 – Accordi per l’innovazione, Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazione).
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Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria nonché attività di ricerca. Possono essere coinvolti altri soggetti co-proponenti come gli Organismi di ricerca.
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La linea finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs) nell’ambito delle seguenti aree di intervento riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo:
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Tecnologie di fabbricazione (pionieristiche)
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Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche
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Tecnologie abilitanti emergenti
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Materiali avanzati
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Intelligenza artificiale e robotica
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Industrie circolari
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Industria pulita a basse emissioni di carbonio
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Malattie rare e non trasmissibili
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Impianti industriali nella transizione energetica
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Competitività industriale nel settore dei trasporti
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Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
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Mobilità intelligente
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Stoccaggio dell’energia
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Sistemi alimentari sicuri e sostenibili
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Sistemi di bio-innovazione nella bioeconomia dell’Unione
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Sistemi circolari
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I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro, avere una durata non superiore a 36 mesi ed essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni all’ex Ministero dello sviluppo economico (oggi Ministero delle Imprese e del Made in Italy).
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Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato.
Contributo Utile per le professionalità presenti al suo interno è in grado di sviluppare Europrogettazioni negoziali, sia attraverso la linea “CONTRATTI DI SVILUPPO” che attraverso quello degli “ACCORDI PER L’INNOVAZIONE”.