Oggi vogliamo fare un po' di luce sul Recovery Fund. Non si parla d'altro da mesi e le cifre impazzano sui vari TG e sul Web. Come sempre, cercheremo di scrivere in parole semplici per cercare di far comprendere a tutti di cosa si sta parlando.
Anticipo: Ne va del nostro futuro.
COS'E'
E' un accordo, stipulato a Luglio 2020 (a grand fatica) tra i 27 paesi membri della Comunità Europea in risposta alla crisi determinata dalla pandemia di Covid-19. Ci sono volute 96 ore di dibattito continuo e ben quattro giorni serrati di botte e risposte e pugni sul tavolo (a causa, soprattutto, della posizione meno transigente dei cosiddetti "paesi frugali": Olanda, Austria, Danimarca e Finlandia in particolare) per poter finalmente raggiungere un accordo.
E', senza alcun dubbio, la manovra economica più sostanziosa che sia mai stata messa in campo dall’Unione Europea. Si parla infatti di un budget di 1.8 trilioni di euro, di cui 750 miliardi di euro di aiuti in gran parte destinati ai Paesi maggiormente colpiti dalla pandemia di Covid-19 e verrà finanziato con debito contratto dalla Comunità Europea (Obbligazioni UE). Proprio a causa della sua portata, viene anche nominata "NEXT GENERATION EU" (prossima generazione Europea) perché ne va delle future generazioni. Ad ogni paese andrà una parte in fondo perduto, ed un'altra parte in finanziamenti a tasso zero da restituire in 30 anni (bilanciamento questo che è stato fortemente voluto dai paesi frugali, che non accettavano il "tutto a fondo perduto").
QUANTO SPETTERA' ALL'ITALIA
All'Italia spetterà la fetta più grossa della torta: precisamente il 28% del fondi stanziati per i paesi maggiormente colpiti: 209 miliardi di euro, di cui 82 a fondo perduto e 127 in prestiti da restituire in 30 anni.
Di contro, e questo ve lo dicono in pochi, quattro "paesi frugali" hanno chiesto ed ottenuto un forte sconto (rebates) dei contributi che versano ogni anni, come tutti, alle casse della Comunità europea (sconto pari a circa 26 miliardi di euro).
QUANDO SARANNO DISPONIBILI
Il Recovery Fund entrerà in funzione nella primavera del 2021, ma attenzione: gli stati avranno tempo solo fino al 2023 per spenderli tutti.
Ecco perché diventa fondamentale farsi trovare pronti entro la prossima primavera. Non potremo infatti "iniziare a pensare a come spendere i fondi" solo quando saranno arrivati, dobbiamo pianificare fin da SUBITO come meglio utilizzarli. Ne va del nostro futuro, delle nostre generazioni future.
COME USERA' I FONDI L'ITALIA
Mentre scriviamo non è ancora dato di saperlo nel dettaglio. Ci sono varie proposte sul tavolo ed il Governo le sta vagliando insieme alla commissione europea.
E' chiaro che, se vogliamo guardare al futuro, non potremo non mettere risorse negli argomenti a noi tanto cari quali la "Ricerca & Sviluppo" e l'industria 4.0 (aggiungerei anche il "Green").
Chiudiamo con la dichiarazione del Premier Giuseppe Conte:
"Abbiamo una grande responsabilità: dobbiamo far ripartire l'Italia con forza"
Noi, come sempre, saremo qui a controllare e ad informarvi sulle scelte che verranno prese dal Governo. Stay tuned.
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