La tendenza dei nuovi stanziamenti dei fondi Ue 2021-2027 dovrà essere quello di incentivare i settori innovativi e di investire per stimolare il potenziale innovativo dei territori permettendo lo sviluppo dell’economia regionale e nazionale. Se così non sarà, il Paese sarà destinato a un ulteriore declino.
L'obiettivo della programmazione dovrà essere quello di incentivare i settori innovativi e di investire al fine di stimolare il potenziale innovativo dei territori, e quella della programmazione dei fondi europei 2021-2027 potrà essere l’occasione per incrementare la spesa in ricerca e sviluppo che, in Italia, è sempre stata la meno sfruttata fra tutte le spese di investimento, relegato il Paese nelle retrovie della competitività europea e globale.
L’Italia, secondo il Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2019, ha un tasso d’innovazione inferiore alla media Ue e per questo è considerata un “innovatore moderato”.
Nonostante le nostre regioni abbiano forte capacità innovativa, ad oggi solo il Friuli Venezia Giulia risulta essere un “innovatore forte” in Europa.
L’Italia non è tra gli innovatori “forti”
L’Italia, nel complesso, non è un innovatore forte ed un paese che non innova o innova poco è un paese che perde competitività e la perdita di competitività è l’anticamera del declino.
Per l’Italia, quindi, la prossima programmazione sarà fondamentale.
Oggi la mancanza di innovazione ci ha fatto perdere capacità competitiva e ci ha spinto verso una situazione di declino dalla quale, se non si interviene subito, sarà difficile sollevarsi.
E' necessario avere il coraggio di investire sull’innovazione attraverso progetti ambiziosi.
Bisogna pensare a grandi progetti rivoluzionari a cui assegnare risorse sufficienti evitando di usare le risorse a scopi clientelari distribuendoli a pioggia e disperdendoli in mille rivoli.
Il vizio di fondo delle passate programmazioni dei Fondi strutturali è stato anche questo e il risultato evidente è stata la scarsa qualità e quantità dell’innovazione prodotta dal sistema Italia.
La programmazione 2021-2027 deve essere l’occasione per invertire la rotta e per avviare un percorso di crescita dell’innovazione e di crescita della competitività. Se sfrutteremo bene questa occasione il nostro futuro ed il futuro delle nostre aziende potrà essere più roseo.
L’Europa punta su ricerca e sviluppo
La prossima programmazione europea 2021-2027 punterà su ricerca e sviluppo molto più della 2014-2020. Attualmente l’Italia spende 6,7 miliardi di risorse legate alle politiche di coesione (4 miliardi dalle casse Ue, 2,7 da quelle nazionali) in ricerca e innovazione. La nuova programmazione si prevede che sarà di 272 miliardi di euro.
Gli investimenti dovranno essere concentrati su 5 obi